In molte circostanze la dimensione inserita tra gli assi di pilastri non coincide con la quotatura visualizzata nei disegni esecutivi. La spiegazione di tale motivo è molto semplice. La figura seguente mostra due pilastri con sezioni differenti cui sono state adattate travi, anch’esse con larghezze differenti. Quando si definiscono i pilastri si è introdotta una distanza tra gli assi pari a L. I passi da eseguire per calcolare la luce della trave centrale in un caso estremo come questo sono esposti nel seguito.
I punti 1, 2, 3 e 4 coincidono con i punti di intersezione dell’asse della trave con le facce dei pilastri.
Si calcola il punto medio e si ottengono i punti 5 e 6: la distanza L, che è data dall’unione dei punti 5 e 6, è proprio la luce della trave. Pertanto la luce della trave è maggiore della dimensione inserita.
In questo tipo di situazioni, quando il rapporto lunghezza/altezza del pilastro è elevato, o quando l’asse della trave è molto lontano da quello del pilastro, a casua dell’adattamento eseguito, è conveniente dividere l’allineamento in modo tale che l’armatura non consista in barre continue. Il risultato sarebbe come quello visualizzato nella seguente figura.
Se non si esegue l’adattamento delle travi, la quota inserita coincide con la quota del disegno esecutivo delle travi
Deve fare molta attenzione quando si presentano casi come questo, poiché le differenze di quote possono diventare molto significative.